Q & A: sbiancamento dentale.

Tutto ciò che è opportuno sapere sullo sbiancamento dentale è in questa pagina: ho racchiuso le principali domande che mi vengono poste dai pazienti, e sono certa che ognuno troverà la risposta che sta cercando.

Ci tengo a precisare che le informazioni sono generali, e che ogni situazione viene valutata singolarmente con il paziente in occasione di una visita o di una seduta di igiene orale professionale. Ogni dentatura, smalto, persona, richiede un protocollo studiato e personalizzato.

COS’È LO SBIANCAMENTO DENTALE?

È un trattamento cosmetico che può essere effettuato solo ed esclusivamente da igienisti dentali e dentisti (no estetiste, no centri estetici, no home-made, no acquisti on-line), il cui scopo è quello di migliorare l’estetica del sorriso rendendo il dente più chiaro.

COME AGISCE?

L’unico prodotto in grado di sbiancare i denti è il perossido di idrogeno o perossido di carbammide, di cui ne sono composti i prodotti sbiancanti ad uso professionale. Una volta applicato sulla superficie dello smalto, penetra all’intero arrivando allo strato inferiore (che è la dentina), dove rilascia ioni ossigeno che si legano e inglobano le molecole pigmentate sottostanti, eliminando quindi ciò che determinata il dente più “scuro” e rendendolo più chiaro e luminoso.

A CHI È VIETATO?

Per legge, ai minori di 18 anni e alle donne in gravidanza.

QUALI TIPOLOGIE DI SBIANCAMENTO ESISTONO?

Le metodiche di sbiancamento sono due: professionale in studio (applicazione del prodotto secondo protocolli specifici direttamente in poltrona) o domiciliare a casa (vengono prese le impronte, fatte delle mascherine personalizzate per il paziente e poi consegnate insieme al prodotto da usare a casa).

QUANTO TEMPO OCCORRE?

Per il professionale in studio circa un’ora/un’ora e mezza (varia in base ai protocolli di applicazione del prodotto utilizzato), per il domiciliare varia da circa 10 giorni fino a qualche settimana in base al protocollo personalizzato sul singolo paziente (con applicazioni notturne o diurne in base alla scelta del prodotto condivisa tra paziente e professionista).

QUALI RISULTATI POSSO OTTENERE?

Le variabili del risultato sono moltissime, perchè incidono diversi fattori: il tipo di smalto (più o meno poroso, più o meno sottile), il colore iniziale di partenza (se tendente al grigio o all’arancio), eventuali discromie (colorazioni anomale), abitudini viziate. È essenziale spendere del tempo insieme al paziente per poter capire quali sono le sue aspettative, al fine di evitare di fare un trattamento che dà dei risultati ma non quelli sperati dal paziente. Ogni smalto reagisce in maniera diversa, in base ai fattori descritti, per cui ogni caso è a sé e va valutato singolarmente.

POSSO FARLO A CASA?

, se si tratta del trattamento domiciliare concordato con il professionista, con l’utilizzo di mascherine personalizzate fatte in studio e prodotti certificati.

No, se si utilizzano prodotti acquistati su internet o in farmacia.

I PRODOTTI VENDUTI ONLINE FUNZIONANO?

L’unico elemento che sbianca è il perossido di idrogeno che, per legge, non può essere venduto al livello commerciale per percentuali superiori allo 0,1%; le percentuali che si usano a livello professionale vanno dal 10% al 40%. Può uno 0,1% sbiancare i denti (sempre ammesso che ci sia all’interno)?

CI SONO DEI RISCHI PER LO SMALTO?

Lo sbiancamento dentale, se eseguito da un professionista con metodi e prodotti certificati, non è dannoso per lo smalto.

PUÒ CAUSARE SENSIBILITÀ?

Partendo dal presupposto che se c’è già un problema di sensibilità questo deve essere analizzato e risolto prima di effettuare un trattamento sbiancante, può dare lieve sensibilità o piccole fitte nelle prime ore o massimo nei primi giorni successivi lo sbiancamento, per poi svanire completamente; compito del professionista è di consigliare i prodotti giusti da usare prima e dopo lo sbiancamento dentale.

QUANTO DURA L’EFFETTO DELLO SBIANCAMENTO?

La durata è di circa 12-16 mesi, variabile dalle abitudini viziate e/o alimentari del singolo paziente; comunque sia, anche quando “termina” l’effetto, il dente non torna mai del suo colore di partenza, ma è più chiaro.

POSSO SBIANCARE I DENTI SE HO DELLE OTTURAZIONI?

Tutto ciò che non è smalto non si sbianca. Ovvero: otturazioni, ricostruzioni, corone, ponti, faccette. Per questo è importante notare questi dettagli quando si vuole valutare uno sbiancamento; nulla vieta che un paziente che ha un’otturazione in una zona estetica (cioè visibile) possa eseguire un trattamento sbiancante, ma deve essere informato che la ricostruzione rimarrà del suo colore mentre la parte di dente propria subirà lo sbiancamento, e questo potrà determinare successivamente un rifacimento del lavoro per rendere il dente omogeneo al nuovo colore (altrimenti il dente ha due colorazioni diverse).

IN PASSATO HO ASSUNTO ANTIBIOTICI, POSSA FARE LO SBIANCAMENTO?

Chi ha fatto terapia antibiotica per lunghi periodi (ad esempio con tetracicline) ha una tipica colorazione dello smalto grigiastra con delle piccole striature; è importante valutare bene insieme al paziente le sue aspettative perchè queste tipologie di colorazioni sono le più “ostili” allo sbiancamento ed è difficile ottenere un risultato soddisfacente.

Attraverso il trattamento sbiancante è comunque possibile ottenere un miglioramento del colore del dente, anche se le striature non spariranno, ma si noteranno molto meno.

COSA DEVO FARE DOPO LO SBIANCAMENTO?

Lo specialista indicherà tutte le indicazioni del caso, ma solitamente è bene evitare tutto ciò che può determinare macchie allo smalto e acidità: tabacco, caffè, tè, tisane, vino rosso, frutti rossi, liquirizia, collutorio con clorexidina, bevande gasate, alimenti acidi (es. mozzarella, pomodoro, frutta). Questo aiuta non solo l’aspetto estetico ma anche la salute del dente per evitare sensibilità.

I DENTIFRICI SBIANCANTI FUNZIONANO?

No, o meglio: non come fanno vedere. I dentifrici sbiancanti (all’interno dei quali non è presente il perossido di idrogeno o carbammide, quindi si possono già trarre delle conclusioni) aiutano a mantenere il proprio bianco naturale. Ciò significa che se la colorazione iniziale di partenza non è bianco lavandino (per capirsi), il dentifricio sbiancante non farà nessun miracolo. Le pubblicità sono spesso ingannevoli, attenzione! Del resto, se pubblicizzassero un dentifricio sbiancante che non sbianca, lo comprereste? 

Questi dentifrici sono utili come mantenimento dello sbiancamento dopo un trattamento professionale e/o domiciliare, ma non sono in grado di sbiancare i  denti. Oltre a ciò, per dare quest’effetto “sbiancante”, hanno un alto indice di abrasività, che renderà quindi i vostri denti più porosi (e di conseguenza le macchie si depositeranno ancora prima).